La nostra avventura come viaggiatori è iniziata con mete difficili (India, Nepal, Maghreb) ma affrontate con mezzi comodi, come aerei, auto, taxi. Poi gli anni della moto sono stati quelli dei viaggi veramente difficili, stancanti e un po’ rischiosi, ma pieni di incontri, di scoperte, di avventure. Qualcosa di veramente ineguagliabile che ci ha visto percorrere le strade del mondo, districando cartine, incroci, percorsi impraticabili e in tutte le condizioni atmosferiche.
Ma c’è un tempo per ogni cosa.
Oggi, a causa del Covid 19 o forse per l’età abbiamo percepito la ineluttabilita’ del cambiamento ed è nata l’idea del van. Vissuto sempre a modo nostro, senza catene e mete prefissate perché invariata è rimasta l’idea che del viaggio è fondamentale la strada e non la meta.
La Grecia è stata sempre vissuta, nei nostri precedenti viaggi, come una terra di transito, di passaggio verso altre mete, ma quest’anno abbiamo voluto vivere e assaporare questa terra straordinaria.
A parte Atene e altri luoghi legati alla storia antica, sono stati il mare e il cibo i veri protagonisti del nostro viaggio.
Meno sono stati gli incontri e ancora meno i luoghi affollati. La percezione del Covid è stata minima, eravamo spesso i soli ad indossare le mascherine mentre facevamo la spesa o visitavamo i siti.
I Greci sono stati gentili, accoglienti e a volte divertenti. Dimitri e Vasili ci hanno aiutato a sistemare il vetro del van rotto a seguito del furto subito, incollando un pezzo di plexiglass, dispiaciuti per la disavventura e anche un po’ a disagio, tant’è che non hanno voluto assolutamente essere pagati per il lavoro, lo stesso disagio che proviamo noi quando succedono le stesse cose dalle nostre parti.
E poi c’e’ stato chi ci ha indicato la strada, consigliato locali o posti da visitare, chi ha chiamato la polizia, accompagnato, fatti sentire a casa, circondati da affetto e simpatia.
Insomma anche questa volta il nostro bagaglio emozionale si è arricchito di nuovi palpiti e seppur stupiti, sorpresi ed arrabbiati per il furto, alla fine tutto il resto non ha fatto che prevalere. Perché il bene vince sempre sul male.