Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita
senza mai scalfire la superficie dei luoghi
nè imparare nulla dalle genti appena sfiorate.
Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare.
Camminando si apprende la vita,
camminando si conoscono le cose,
camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina guardando una stella
ascoltando una voce
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita
curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.
(Rubén Blades)
Il viaggio, dunque, non è la meta. Non è concludere quello che ci si era prefissati. Il viaggio è anche fermarsi e variare il percorso, è superare le difficoltà, è superare le incertezze o porre altre certezze, il viaggio è ricordare tutti quelli che hanno partecipato e condiviso, quelli che hanno aiutato o non aiutato a far si che il viaggio avesse una fine, un compimento. Si anche quelli che hanno determinato un problema, che non ci sono stati vicini, che hanno impedito che qualcosa accadesse, anche quelli fanno parte del nostro viaggio. Io e Coco abbiamo percorso quasi 8.000 chilometri e, questa volta, abbiamo incontrato qualche difficoltà, più di una difficoltà, qualcosa che, pur non fermandoci, ci ha fatto cambiare destinazione e obiettivi. Ma questa è stata una condizione nuova che ci ha ulteriormente rinnovati, che ci ha permesso di cambiare noi stessi mentre cambiavamo piani, direzioni, intendimenti. In questo ha influito chi abbiamo incontrato, chi ha toccato la nostra vita e ci ha dato una mano o chi ha toccato la nostra vita e non ha fatto nulla per noi. Vogliamo ringraziare i primi, quelli che hanno reso il nostro viaggio più semplice, quelli che ci hanno aiutato e supportato. Un grazie a Maria Chiara Mottarella, incontrata a Valparaiso, a Carlos, proprietario della Jovita che mi ha introdotto sulla strada del Pisco sour determinando la mia prima ubriacatura. Un grazie infinite all’officina di Joel Cortes, Crossteam di La Serena, che ci ha sistemato la ruota talmente bene da permetterci di continuare il nostro viaggio. Grazie a quanti hanno condiviso momenti della nostra giornata con parole, abbracci o anche solo con una stretta di mano. Grazie a tutti quelli che ci hanno seguito, incoraggiato e incitato, ad Andrea Gremi della MACNA, che ci ha protetto dal freddo del viaggio, a Maurizio della Rojas Travel, per la disponibilità e la pazienza, a Eligio Arturi di Mototouring, per l’appoggio e i consigli, a Joan Montero per essersi messo a nostra disposizione per una intera giornata, a chi ci ha fatto dono di un pezzo di se per rendere ancora più bello il nostro viaggio.