Siamo in Iran da venti giorni ed abbiamo conosciuto molte donne iraniane, da quelle completamente coperte dal velo a quelle che portano il foulard e degli abiti che, pur nascondendo le forme, possono essere considerati una accettabile via di mezzo.
Anche le donne più coperte dall’hejab, hanno avuto sempre un sorriso per noi e molte ci hanno fermati per chiederci da dove venivamo e darci il benvenuto.
Questo per strada, nelle sale da tè, nei giardini mentre passeggiavamo, in ogni piccolo paese attraversato e non solo nei grossi centri.
In Iran le donne studiano, sanno bene che l’istruzione é forse la prima forma di libertà e, durante le conversazioni, sono loro a dimostrare di saperne di più.
Samir conosce molto bene l’inglese, Elim laureata in economia ci ha spiegato il sistema scolastico iraniano, Marim lavora alla reception e conosce tre lingue. Donne belle, gentili, che ti fermano per presentarsi e che esprimono una gioia immensa nel sapere che sei qui, in mezzo a loro.